consentire il disagio

persistente
disagio ospita
una necessità

svelando
senza timore canta
per te la sua canzone

ascoltando
insistere si scioglie
ti trasporta il suono

del respiro


Sebbene la mia vita fosse appagante e felice, mi sentivo pervaso da tristezza, preoccupazione e irritazione. Questo accadeva non solo perché non riuscivo a sopprimere dalla mia coscienza le realtà vicine a lontane di sofferenza e distruzione, di violenza e emarginazione.

Il disagio persistente era anche dovuto al fatto che provavo l’onnipresenza e l’ostilità alla vita di credenze, logiche e leggi basate su principi del profitto e dell’austerità. Ne risentivo le conseguenze e le coercizioni anche nella mia attività non guidata da obiettivi economici. Questo bloccava sempre più la mia ispirazione e la mia energia creativa, malgrado l’occupazione offrisse soddisfazioni e riconoscimenti, partecipazione ed efficacia, sicurezza e felicità.

Non mi rimase altro che consentire il disagio, interrogare il mio successo e la mia felicità e indagare le necessità manifestate dal disagio stesso.

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